Una piacevole chiacchierata con Luciano Bordoni, Presidente della Cooperativa IL LABORATORIO e Veronica Romano, coordinatrice e responsabile progettuale de LE NESPOLE, Sartoria Sociale.

Qualità, Artigianalità e Sensibilità Sociale sono i valori che si possono trovare nei capi confezionati dalle ragazze della sartoria LE NESPOLE.

Chi siete e cosa fate? Parlateci un pochino di voi.

Io sono Luciano Bordoni, Presidente de IL LABORATORIO s.c.s., dove questa sigla significa società cooperativa sociale.

Il Laboratorio s.c s infatti è un’associazione di promozione sociale che ha come obiettivo “lo studio, l’organizzazione e la gestione di qualsivoglia iniziativa finalizzata al recupero delle autonomie personali di persone adulte in situazione di grave emarginazione sociale, disadattate o portatrici di handicap” (art. 2 dallo Statuto).

Il Laboratorio è  nato come Onlus negli anni Novanta e ad oggi conta una decina di educatori che accolgono una ventina di ragazzi con disabilità o difficoltà tra i 18 e i 40 anni.

A seconda della disabilità o della difficoltà sociale, vengono accompagnati in un percorso personale che possa aiutarli a diventare più autonomi e capaci di mettere a frutto le proprie peculiarità, con l’intento di renderli parte integrante della società.

Io invece sono Veronica e sono la modellista della Sartoria Sociale LE NESPOLE. Sono di Padova e ho lavorato fino al 2020 all’interno del sistema moda Italia come modellista presso grandi aziende. Poco prima della pandemia mi sono resa conto che volevo mettere a servizio di una sartoria sociale le mie capacità e competenze. Avevo bisogno di entrare in contatto con una realtà più umana, dove ciascuna persona è importante e dove si riesca a far emergere il valore di tutti. Ho trovato così la Sartoria sociale Le Nespole, che ho conosciuto tramite la scuola di specializzazione in modellistica e sartoria frequentata circa una decina di anni fa. Ho iniziato come volontaria anche io, ma dopo poco hanno fatto la pazzia di assumermi come responsabile dello spazio! Quindi sono la modellista e la coordinatrice del team di lavoro.

E come mai avete scelto proprio il mondo della moda, della sartoria?

In realtà noi ci consideriamo più artigiani che sarti o stilisti…. Grazie all’impiego di tessuti e materiali di alta qualità e al lavoro artigianale delle nostre ragazze, ogni prodotto è unico e può essere personalizzato in base alle necessità del cliente.

Sì esatto, nella moda purtroppo è tutto molto frenetico e si bada poco alle persone, alla loro necessità ed esigenze. Noi invece cerchiamo di essere fedeli ai nostri valori che sono: qualità, sensibilità ed artigianalità. Abbiamo i nostri tempi e le nostre risorse tecniche per poter scegliere i modelli, disegnarli, selezionare il tessuto adatto, tagliare e cucire…definire i particolari…Per noi è importante dare ai nostri ragazzi la possibilità di lavorare con continuità e perseguendo un obiettivo.

È il nostro modo di costruire un ponte che gli permetta di raggiungere una propria autonomia e consapevolezza.

Quando è nata l’idea della Sartoria sociale, progetto indipendente rispetto al Laboratorio e dotato di propria autonomia creativa e produttiva?

Dal 2010 esiste il laboratorio sartoriale. Negli anni precedenti ci eravamo accorti che, anche per i ragazzi, era molto importante avere un progetto, una scadenza da rispettare; era per loro da stimolo prima e vanto poi il poter dire “sono riuscita o confezionare questo capo e lo vendo!” Questo ci ha permesso di promuovere la capacità del saper fare da parte di tutti, ciascuno con le proprie caratteristiche.

Da poco siamo diventati una Cooperativa vera e propria: il Laboratorio SNC.

E qui abbiamo inserito anche un atelier di sartoria etica che disegna e produce capi di abbigliamento per bambini e bambine, interamente fatti a mano e confezionati con cura, riflettendo uno stile riconoscibile ed elegante.

E dove vendete i vostri capi per bambino e bambina “LE NESPOLE” ? Avete un e-commerce?

Prima avevamo un punto vendita, a Milano, ma purtroppo i costi di affitto erano troppo elevati. Poi la pandemia non ha aiutato di sicuro, ma questo lo sapete anche voi… allora abbiamo pensato ad un e-commerce, ma anche qui occorre avere tempo e un budget da dedicargli… e non fa per noi avere un vero e proprio e-commerce con taglie e modelli disponibili …

Allora abbiamo deciso di aprire al pubblico uno showroom proprio dove lavoriamo, a Quarto Oggiaro, presso il nostro laboratorio. Qui i clienti posso vedere il campionario e acquistare i capi. Oppure abbiamo un sito dove si possono vedere le collezioni, i modelli, i tessuti. E su richiesta, possiamo confezionare ciò che più il cliente desidera; siamo artigiani del lusso su misura!

A volte partecipiamo anche ad eventi e fiere con un piccolo corner; a noi comunque piace il contatto umano, sempre! Vogliamo conoscere i nostri clienti affinché anche loro conoscano la nostra realtà.

Noi vi abbiamo conosciuto infatti grazie ad un’amica comune, e così è nata l’idea di farvi fare alcuni capi donna per la nostra esposizione in fiera della linea Per Lei By Canclini…avete fatto dei capi bellissimi!

Grazie…con voi abbiamo sperimentato anche il mondo donna. Infatti il nostro laboratorio in realtà realizza abiti per bambini. È stata una bella sfida! Lavorare con persone con disabilità vuole dire anche saper gestire lo stress, le ansie da prestazione, le tempistiche, pur mantenendo alta la qualità del prodotto…Ma siamo contente del risultato.

E lo siamo anche noi!! Quali altri progetti speciali avete sviluppato?

Per esempio abbiamo realizzato per Cappellini un prodotto tessile da arredamento da esporre durante il salone del mobile. È stata una bella soddisfazione anche quella!

Un’ultima domanda: come mai vi chiamate LE NESPOLE?

Le Nespole sono dei frutti… Piccoli frutti caparbi, tenaci, grintosi, modesti e anche un po’ visionari. Ma buoni. Una bella rappresentazione del nostro mondo. Ci è sembrato naturale far diventare le nespole il nostro simbolo.