Intervista a Federico Cina, giovane stilista romagnolo dell’omonimo brand, con cui collaboriamo fin dagli esordi.

 

Chi sei? Raccontaci un po’ di te…e del brand che hai fondato con il tuo nome.

Il mio nome è Federico Cina, ho 29 anni e provengo da Sarsina, un piccolo paesino in provincia di Forlì-Cesena.

Grazie a mia nonna e a mia zia, sono sempre stato interessato al mondo della moda fin da piccolo. All’età di 19 anni ho deciso di concretizzare la mia passione frequentando il Polimoda, scuola fondamentale per formarmi dal punto di vista tecnico e che mi ha dato gli strumenti per comprendere meglio il settore. Dopo diverse esperienze di studio e lavoro all’estero, ho deciso di aprire il brand FEDERICO CINA per raccontare la mia terra, la Romagna, i suoi valori e la qualità artigiana, il tutto attraverso sensazioni e ricordi che spesso vengono dalla mia infanzia.

Cosa ha significato per te arrivare da una piccola città di provincia? Di solito chi arriva dalle piccole realtà ha una marcia in più.

E’ stato fondamentale per il mio percorso. L’estetica del brand ed i simboli che lo contraddistinguono, come ad esempio il grappolo o il tralcio di vite, non esisterebbero se non avessi vissuto questa realtà, come ad esempio i pranzi della domenica adornati dalle tovaglie stampate a mano con motivi classici della cultura romagnola. Da bambino non apprezzavo il mio paese, mi faceva sentire troppo lontano dai miei interessi e dal mondo che volevo esplorare. Con il tempo e le esperienze, ho iniziato a capire ed apprezzare il valore della mia terra, della Romagna.

Quanto è importante veicolare le tue origini e tradizioni nei tuoi capi?

In ogni collezione inserisco sempre un pezzo del mio vissuto in Emilia Romagna. Durante il processo creativo mi risulta naturale lasciarmi trasportare da storie locali traducendole nei miei capi, in quanto esprimono storie di grandi valori e tradizioni che cerco di portare avanti anche con il mio lavoro.

Nel 2017 hai vinto il premio Fashion Clash Festival a Maastricht e nel 2019 hai vinto il premio WHO IS ON NEXT? Cosa ha significato per te, per il tuo percorso?

Partecipare a queste iniziative è stato il segnale definitivo che mi ha motivato a concretizzare l’idea di aprire un brand. “Who’s on next” in particolare è uno dei palchi nazionali più importanti per progetti indipendenti. Credo sia un primo step importante per i designer emergenti che vogliano avviare un proprio percorso in questo settore.

Come ci hai conosciuti? E soprattutto scelti!

La prima volta che ci siamo conosciuti è stato in occasione della collezione SS23 Salsedine. Siamo due realtà molto simili, che condividono gli stessi valori e la stessa estetica ed è sempre molto motivante realizzare capi insieme. Abbiamo inoltre trovato in Canclini la flessibilità di approcciarsi e supportare nel modo giusto progetti emergenti come il nostro.

Il tuo stile lavora  molto sui volumi, sugli outfit, sulle lavorazioni sartoriali: come questo influisce nella scelta di un tessuto?

Cerchiamo tessuti di qualità, che possano esaltare i nostri capi e mantenere tali caratteristiche nel tempo. La sostenibilità è un altro fattore importante e siamo contenti di trovare sempre più tessuti certificati nel mercato.


Artigianalità, sostenibilità e umanità sono i tuoi valori: spiegaci meglio…

Artigianalitá, sostenibilitá e umanitá sono valori per me fondamentali. Tutti i capi creati per le collezioni valorizzano il lavoro di artigiani della zona, basti pensare all’Antica Stamperia Marchi, che stampa i nostri tessuti a mano con tecniche tradizionali. La sostenibilità nel nostro brand si traduce con la scelta di collaborare con aziende locali, i nostri capi sono prodotti da fornitori basati a meno di 100Km dal nostro ufficio di Cesena. Questo ci permette di crescere insieme all’ecosistema che ci circonda, valorizzando il know-how del territorio.

Ultima ma non per importanza, l’umanità, che per noi di FEDERICO CINA significa creare un ambiente professionale e positivo all’interno dell’ufficio. Il team è composto da giovani, che condividono le stesse passioni e ambizioni, perciò credo che sia fondamentale valorizzarli per crescere assieme a loro.

Hai iniziato con una collezione donna, ma nell’ultima fashion week abbiamo visto sia modelli che modelle: come si evolveranno secondo te le sfilate e le collezioni?

Il brand ha sempre sposato una filosofia genderless, anche se sfiliamo alla settimana uomo della Milano Fashion Week. Con il tempo ho deciso di integrare e definire meglio la categoria Womenswear perché credo che sia importante per lo sviluppo del brand.

Per il futuro spero che venga superato il concetto di genere e che anche le settimane della moda vengano raggruppate in un unico evento che prescinda dal Manswear o Womenswear

Progetti per il futuro? Come vorresti implementare il tuo brand?

Stiamo crescendo molto e mi piacerebbe allargare l’audience del progetto ad un pubblico sempre più globale. Siamo focalizzati a gestire un’evoluzione del progetto rapida ma coerente con i nostri valori ed il nostro messaggio.

CASUAL MOMENT: un ragazzo come te, cresciuto in Romagna e che adesso viaggia in tutto il mondo per lavoro: dove ama andare in vacanza??

Nella mia vita ho viaggiato molto ed è una delle cose che più mi piace fare, purtroppo però, con il mio lavoro è sempre più difficile conciliare questa passione con il poco tempo a disposizione.

Per ora ho in programma di visitare l’Islanda, amo la natura e la sensazione di pace che mi trasmette.